La Legge di Bilancio 2019 ha confermato la proroga dell’incentivo “Resto al Sud” anche per tutta la durata del 2019.
Questo incentivo, che aveva avuto successo anche lo scorso anno, ha lo scopo di rafforzare e di aiutare il sostegno agli imprenditori che decidono di investire e di aprire le loro imprese nel Sud Italia, cioè in Abruzzo, Basilicata, Campana, Calabria, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna.
Si tratta di una agevolazione importante che comprende un finanziamento utile soprattutto per i giovani che vogliano aprire la loro attività dove sono nati, contribuendo così allo sviluppo economico del Sud Italia.Grazie a questo finanziamento è possibile aprire un’attività commerciale nelle forme che verranno dette, usufruendo così di un prestito a tasso zero e parzialmente a fondo perduto. Il bonus Resto al Sud è molto importante per facilitare lo sviluppo economico del meridione d’Italia e per aiutare i giovani che intendono aprire un’attività locale.
La Legge di Bilancio 2019 non solo ha prorogato la misura, ma ha anche esteso i requisiti di accesso, per cui oggi il bonus Resto al Sud è accessibile ancora a più persone e per diverse attività.
Come cambia l’incentivo Resto al Sud 2019
Infatti sulla base della Legge di Bilancio, ora Resto al Sud potrà essere usufruito da persone fino ai 45 anni, e l’accesso è previsto anche per attività di liberi professionisti. Due modifiche importanti che ampliano le possibilità di accedere all’incentivo e sicuramente avranno un grande successo.
Restano invece immutati gli altri requisiti previsti per accedere all’incentivo Resto al Sud, che sono territoriali: bisogna essere residenti nelle regioni meridionali, vale a dire Abruzzo, Basilicata, Campana, Calabria, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna, al momento della domanda. È anche concesso il trasferimento in una di queste regioni, sempre che avvenga entro 60 giorni dalla comunicazione dell’accoglimento della domanda, o 120 giorni, se il soggetto che fa richiesta risiede all’estero. La residenza, inoltre, deve permanere per tutta la durata del finanziamento.
In che cosa consiste Resto al Sud
Ma in che cosa consiste, in pratica, questo incentivo? Resto al Sud permette di ottenere un finanziamento fino a 50mila euro, del quale il 35% è a fondo perduto, il 65% invece è considerato un prestito a tasso zero, che va rimborsato in otto anni di tempo. Il finanziamento può essere richiesto da parte di chi vuole avviare un’attività come impresa individuale o società, anche cooperativa.
Dal finanziamento sono escluse le attività >commerciali, tranne che si tratti di vendita di beni che sono prodotti dall’azienda medesima. Come abbiamo detto, è aperto l’accesso anche alle attività di libera professione, tranne per quei soggetti che nei 12 mesi che precedono la domanda fossero titolari di partita IVA per esercitare la stessa attività.
Come e dove presentare la domanda
La domanda per il Bonus Resto al Sud deve essere compilata e quindi inviata esclusivamente in via telematica sul sito Invitalia, nella Sezione denominata Resto al Sud. L’invio telematico è possibile con la Spid Carta Nazionale dei Servizi, e con firma digitale.