Pochi temi sono sulla cresta dell’onda quanto quelli legati ai nostri consumi monetari. In un mondo in cui tutto – senza fare demagogia spicciola – si basa su quanto a fine mese rimane nei nostri portafogli, è chiaro come la tecnologia stia facendo dei passi da gigante verso queste direzioni, per ottimizzare quanto più possibile i nostri dispendi. Uno dei temi che più ci riguarda da vicino, e sui quali si presta sempre una discreta attenzione, sono a tal proposito quelli circa i consumi delle nostre abitazioni: sempre più hi-tech, più ricercate, più innovative ma, al contempo stesso, frequentemente carissime.
Cosa sono le fasce orarie di consumo
Per ovviare alle bollette salatissime esiste quindi la possibilità di suddividere i propri consumi secondo determinate fasce orarie. Si tratta di una suddivisione tesa a garantire di poter scegliere la migliore tariffa a seconda della routine quotidiana. In tal senso, la scelta è tra tre possibili opzioni:
- Fascia monoraria: il prezzo dei consumi è indipendente dall’orario in cui si utilizza l’energia;
- Fascia multioraria: ogni ora ha un costo diverso dei consumi;
- Fascia bioraria: rappresenta un mix tra le due precedenti in quanto una parte dei costi dipende dalle tariffe fisse impostate dall’Autorità e l’altra dalla fascia oraria di consumo.
L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) è l’ente che si occupa della regolamentazione di tali fasce. Ha, a tal pro, diviso i consumi in 4 fasce identificabili tramite un inequivocabile e univoco numero:
- F1: è la fascia che riguarda gli orari di punta, ossia quando mediamente sono attivi gli uffici e i luoghi lavorativi;
- F2: si tratta degli orari che solitamente precedono – o seguono – quelli della fascia F1;
- F3: sono gli orari “alternativi”, quali possono essere le notti e i festivi in genere;
- F23: è un mix tra le già menzionate fasce F2 e F2.
Ma, entrando nello specifico, quale fascia oraria di consumo conviene di più? Prima di capire ciò, occorre capire le ragioni alla base di queste differenze di prezzo.
Cosa determina i costi di una fascia oraria di consumo?
Si tratta di una domanda assai ricorrente e che presenta una soluzione decisamente semplice. Per ovvie ragioni si suppone che durante la fascia F1 ci sia una necessità maggiore di energia: per alimentare la maggior parte delle attività lavorative, scolastiche e per consentire quindi alla società di produrre e andare avanti. Proprio perché c’è più necessità di luce ci sarà una maggiore necessità di produrne, con un relativo aumento del costo per metterla in moto.
Al contrario, si suppone che nei periodi in cui la maggior parte delle attività si fermano (domeniche, festività nazionali) ci sia minore necessità di energia e, pertanto, il dispendio sarà inferiore e allo stesso modo il costo richiesto per la produzione.
Come risparmiare scegliendo la propria fascia di consumo?
È buona norma che ogni utente selezioni la fascia di consumo più aderente al proprio stile di vita, optando per l’adozione della tariffa che si adatti maggiormente alla sua routine. Per una famiglia, con orari di ufficio standard risulta chiaramente più conveniente optare per una tariffa che preveda dei costi minori nella fascia F2. Questo ha alla ragione motivazioni molto semplici: si provede che saranno i weekend i momenti in cui i niculei familiari avranno bisogno di utilizzare per maggior tempo la lavatrice per il lavaggio dei capi sporchi, il forno per grandi pranzi o cene e, in generale, la luce di casa perché è qui che si prevede di spendere la maggior parte del proprio tempo. Per chi è invece un libero professionista e lavora da casa, o studia, o più in generale trascorre molte ore giornaliere in casa può risultare più utile optare per una tariffa multioraria in cui l’energia avrà lo stesso prezzo indipendentemente dal momento di utilizzo della stessa.
Qual è la migliore tariffa secondo la mia fascia di consumo?
Alla luce di quanto precedentemente detto appare chiaro quindi che, in generale, non esiste una fascia di consumo perfetta per tutti. Avendo ognuno uno stile di vita diverso sarà quindi lecito optare per quella che è la combinazione più adeguata alle proprie esigenze, selezionando con cautela i momenti in cui si ritiene che possa essere più conveniente godere di tutte le efficienze energetiche presenti nella propria abitazione.